Torino 30+2
Il gran giorno di Rob
Zombie! Il suo attesissimo The Lords of Salem conferma le migliori
aspettative e apre una giornata quasi totalmente dedicata ai percorsi
horror della sezione Rapporto Confidenziale. Un film potente e di
rara bellezza, per certi versi anche spiazzante: dimenticate le corse
folli e pop dei reietti del diavolo, Lords of Salem
è un film tutto giocato sul dramma “in interni” di una deejay
(Sheri Moon Zombie) che percepisce su di sé i segni di un'antica
maledizione dopo aver ascoltato una oscura melodia. Il film che ne
scaturisce è quindi costruito interamente sui volti, sulle attese e
sulle visioni blasfeme che guardano ai grandi visionari degli anni
Settanta, da Jodorowski a (soprattutto) il primo Ken Russell. Si
accettano previsioni se la censura italiana avrà il coraggio di
farlo passare senza tagli! Intanto registriamo come Rob Zombie sia
fra i pochi oggi a saper unire tutto l'armamentario classico del
cinema di genere con una visione autoriale ambiziosa e
autosufficiente. Con tutta probabilità ci si tornerà su!
Il contraltare perfetto è
dato dall'antologia (anch'essa abbastanza attesa) V/H/S, in
cui una gang irrompe in una villa per cercare una videocassetta su
cui sarebbe registrato materiale compromettente. Il proprietario
giace cadavere su una poltrona e c'è una montagna di cassette da
visionare per trovare quella giusta – scelta che costituisce il
pretesto per introdurre i vari episodi. La sfida si potrebbe
dichiarare vinta già soltanto per la curiosa originalità delle
storie (che in più di un caso fanno saltare sulla poltrona). Ciò
che più interessa, però, è l'estetica che, partendo dal “solito”
found footage, costruisce una visionarietà fatta di pixel incontrollati, scene sovrascritte, fantasmi che fanno impazzire
l'inquadratura, filmati amatoriali, videochat, apparizioni improvvise
e un finale alla Poltergeist che garantisce una chiusa
spettacolare. Anche in questo caso, pur nell'impianto puramente di
genere, si avverte una cifra che è quasi underground e che,
oltre a dar vita a un autentico tour de force
stilistico, fa correre la memoria a esperimenti come quelli
tentati da Nicolas Provost con Long
Live the New Flesh (visto peraltro proprio a
Torino negli anni passati).
In mezzo l'incerto
Chained di Jennifer Lynch, sulla (mala) educazione di un
bambino, cresciuto da un serial killer e che - al contrario degli
esempi citati - non riesce a trovare il punto di equilibrio fra
racconto di genere e apologia del malsano; gli fa eco l'inglese The
Liability, in concorso, dove un giovane viene costretto dal
patrigno a fare da autista a un sicario alle sue dipendenze. Anche in
questo caso manca un punto di equilibrio fra un ritratto sociale
virato al nero e un umorismo che vorrebbe essere grottesco, ma è più
che altro forzatamente “simpatico”. Grande cast, comunque, con
Tim Roth nel ruolo del sicario e Peter Mullan in quello del patrigno,
che strappano l'applauso del pubblico.
A margine va invece
segnalato l'eccentrico Wrong, di Quentin Dupiuex (che dirige,
scrive, monta e cura la fotografia), regista amante del grottesco: la
storia di un uomo caduto in depressione dopo la scomparsa del suo
cane è raccontata con ironia affettuosa e un gusto del nonsense che,
se pure non dissipa i sospetti di una certa furbizia da
lungometraggio “indie” americano, riesce comunque a regalare
lampi di emozione e a divertire con la forza di alcune trovate e di
taluni personaggi.
Wrong è
accompagnato dallo splendido cortometraggio Bobby Yeah, di
Robert Morgan, l'autentica rivelazione della giornata: immaginate
David Lynch che si dà all'animazione in stile Jan Svankmajer, ma
filtrando il tutto dal punto di vista del Rob Bottin de La cosa! Un mix assolutamente imprevedibile, che dovrebbe restituire
efficacemente l'idea di questa orgia di corpi deformi che si
mescolano in un tripudio di splatter e visioni da incubo, sorrette da
una robusta iniezione di umorismo nero. Ne viene fuori un mini-film
bizzarro e a suo modo poetico, assolutamente da non perdere e che
costituisce la summa più perfetta di una giornata alla costante
ricerca di un “centro di gravità” fra artigianato e autorialità
pura.
Lords of salem - trailer
V/H/S - trailer
Chained - trailer
The Liability - trailer
Wrong - trailer
Bobby Yeah - trailer
Lords of salem - trailer
V/H/S - trailer
Chained - trailer
The Liability - trailer
Wrong - trailer
Bobby Yeah - trailer
4 commenti:
Contento per il nuovo Zombie
....Grande report!
Grande Dav, la tua rece su Lords mi rincuora assai perchè proprio ieri un mio amico di torino che era al festival e che come me adora Rob mi ha scritto un mess dicendo che il film era molto deludente :-/.
A questo punto non devo fare altro che aspettare, dicono che il film da noi uscirà a marzo, ieri per caso al festival cera qualche membro della Notorius che ha confermato o meno questa voce???
Fabio, penso proprio che il film ti piacerà, non fosse altro che per la dirompente carica blasfema :-)
Sciamano, invece con te non faccio previsioni perché dopo tanti anni ancora non ho capito bene i tuoi gusti :-D
Grazie per i commenti!
ahahahh si si mi hanno detto che ha delle belle scene blasfemotte che di certo apprezzerò ;-)
Ho mandato una mail alla Notorius pictures per chiedere info sulla censura, se lo tagliano mi arrabbio come una bestia :/
Sono del parere, visto che non è un horror teen oriented che lo posson far uscire tranquillamente integro col divieto massimo, e secondo me così faranno dato che si vede che è un prodotto di nicchia e che non mira al commerciale, quindi sono abbastanza tranquillo, non è come Leatherface 3D per il quale gia tremo visto che a distribuirlo sono quei "geni" della moviemax, gli stessi che hanno tagliato Saw 7 in dvd e Scream 4 al cinema e in dvd, quello è un film che punta al commerciale e al grosso incasso, quindi sono in ansia al massimo sul fronte tagli :-(
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