Ha superato la boa dei 10 anni ma è ancora un “ragazzino”. D’altronde ha la testa per aria, nei cieli della fantascienza o nei disegni animati provenienti dai quattro angoli del globo. Ma non è uno sprovveduto, anzi: è decisamente uno che guarda avanti, gli piacciono le nuove tecnologie e tutti i possibili “giocattoli” in grado di regalare all’industria dell’audiovisivo quel “qualcosa in più” utile a catturare il pubblico sempre più smaliziato. Al punto che stavolta dedica un’intera giornata al cinema digitale e alla stereoscopia, quello che un tempo, banalmente, si chiamava “cinema a tre dimensioni” (o semplicemente 3-D).
Il Future Film Festival, insomma, è un evento di quelli che si fanno notare e permettono di confrontarsi a 360° con il passato e il presente: d’altra parte come definire un appuntamento che alla falsa materialità dell’immagine stereoscopica affianca la vera immaterialità dei fantasmi di Nobuo Nagakawa, maestro dell’horror giapponese cui è dedicato un imprescindibile omaggio? E non c’è sicuramente il rischio che passi inosservata anche l’altra retrospettiva, che vede sotto il riflettore il Maestro Ub Iwerks, padre dell’animazione e stretto collaboratore di Walt Disney, al punto che si vocifera che la vera mente dietro Topolino fosse proprio la sua! Non ci interessa il revisionismo, ma l’occasione per celebrare un titano della matita quella non ce la lasciamo scappare, no di certo!
Il presente dal canto suo risponde con le anteprime del terzo Underworld e, ben più allettante, quella de Lo strano caso di Benjamin Button del grande Fincher, che inaugurerà la manifestazione martedì sera nella prima di sei giornate che si preannunciano intense. Gli appassionati dell’animazione giapponese potranno poi scegliere fra una messe di titoli che vanno dal nono film della fortunata serie One Piece all’epico lungometraggio targato Studio Bones Sword of the Stranger (Stranger Mukô Hadan), per la regia di Masahiro Ando. E poi il nuovo Casshern Sins, ovvero il remake di Kyashan il ragazzo androide, l’interessante Freedom dal regista di Kakurenbo con la supervisione di Katsuhiro Otomo e il nuovo Angel of the Run, tratto da un manga di Shinichi Hiromoto (e chi ha letto il grottesco e violentissimo Fortified School sa cosa vuol dire!).
Volendo però scommettere su un unico titolo nessun dubbio: Idiots & Angels. Perché Bill Plympton è un genio e una di quelle personalità che non conosce confini, capace di meravigliare e divertire con la semplicità di un tratto disegnato che sperimenta deformazioni e commistioni di grottesco, ironia e un pizzico di sadismo. Lo amiamo già sulla fiducia!
Appuntamento dunque presso le sedi disseminate nel centro di Bologna: il Cinema Odeon, Europa Cinema. Cinema Lumière e Future Village.
(articolo scritto per Sentieri Selvaggi)
Sito del Future Film Festival
Videosigla del Future Film Festival 2009
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