"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

sabato 24 gennaio 2009

Il ritorno di “Supergulp!”

Il ritorno di “Supergulp!”

Come gli autentici classici in realtà non se n’era mai andato e anzi da alcuni anni è al centro di un revival che trova ora nella collana da 16 DVD in corso di distribuzione nelle edicole, allegata alla Gazzetta dello Sport, il suo più evidente apice. E’ in fondo il modo più semplice e concreto per far rivivere anche allo spettatore meno accorto, ma ugualmente interessato, questo format geniale e unico nel suo genere per l’audacia dell’idea, sposata a una fruibile immediatezza che lo rende al contempo un prodotto genuino e sofisticato, popolare e artistico.

Per capire meglio l’importanza che Supergulp! ha rivestito nel panorama televisivo italiano bisogna comprendere come la società dell’epoca attraversasse un rinnovamento mirato alla valorizzazione dei linguaggi popolari (i fumetti, appunto, e anche la televisione) come possibile punto d’incontro tra istanze artistiche e esigenze commerciali (con tutto ciò che ne consegue in termini non semplicemente economici, ma anche di puro divertimento). Inoltre si era in quella particolare congiuntura temporale per cui, successivamente al boom economico e alle istanze portate avanti dal Sessantotto, la società si apriva a un multiculturalismo che portava nelle case italiane nuovi eroi da ogni parte del mondo: gli anni Settanta in questo caso hanno costituito una oasi di incontri tra realtà differenti, e sono stati simbolicamente aperti dall’arrivo degli eroi Marvel (le pubblicazioni ad opera dell’editoriale Corno iniziarono proprio nel 1970) e dell’animazione giapponese (Goldrake è su Rai2 nel 1978): due estremi che tracciano anche il perimetro all’interno del quale fermenta l’idea del nuovo programma, che unisce fumetti, linguaggio televisivo e animazione.

L’idea del “Caposervizio Programmi Speciali” della Rai Giancarlo Governi nasce dopo la visione di un carosello in semi-animazione con protagonista l’eroina Pupa, le cui avventure erano formate da disegni fissi con camera in movimento. L’incontro con Guido De Maria (che del programma sarà il regista) e con il grande disegnatore Bonvi permette alla suggestione di svilupparsi e di dare forma, nel 1972, a Gulp!, antesignano del format dove si sperimenta compiutamente l’idea di creare una sintesi tra il linguaggio televisivo e quello del fumetto. Idea che, si badi, non si traduce in un adattamento del fumetto al media catodico, ma esattamente il contrario: la televisione viene incontro al comic riproducendo, attraverso il suo linguaggio, le sensazioni collegate alla lettura della tavola, parificandosi in questo modo al lettore. Ecco dunque che la camera scivola sulle vignette come a simulare la lettura, focalizzando ogni azione, a volte dei particolari per enfatizzare i sentimenti che la scena intende evocare; nello stesso momento voci attoriali leggono i baloon via via che questi compaiono e un accurato impianto sonoro cerca di restituire il senso dell’evocazione fantastica tipico del media cartaceo, creando un contesto auditivo credibile e pienamente dentro l’avventura disegnata. Si tratta della più felice sintesi mai raggiunta da due media così differenti e oggi, nell’epoca dei Cinecomics che continuano a sperimentare nuove soluzioni di fusione dei linguaggi (pensiamo a opere come Sin City o The Spirit) il lavoro di Governi/De Maria/Bonvi si staglia come un precedente fondamentale.

Il format ottiene un ottimo successo, tanto da tornare cinque anni dopo in una formula potenziata, con il titolo Supergulp! Stavolta il detective Nick Carter, creato appositamente per la prima serie da Bonvi e De Maria, svolge il ruolo di presentatore, di fatto epurando il format di qualsiasi presenza umana in video (in Gulp! il ruolo era svolto dal duo comico Cochi & Renato) e regalando a Supergulp! la sua terza dimensione, quella animata. Vengono infatti introdotti anche nuovi eroi provenienti dall’America (L’Uomo Ragno, Thor, I Fantastici 4) e dalla Francia (Tin Tin, Asterix), che si uniscono alle avventure a “fumetti in tv” di opere tra loro molto differenti per taglio e target. L’accostamento di animazione e fumetto conferisce brio e varietà al programma permettendogli di risultare gradito a fasce di pubblico molto ampie, annullando di fatto qualsiasi classificazione tra fumetto popolare e d’autore, creando anzi un “macrogenere” del fumetto come forma espressiva compiuta, dove c’è spazio per l’avventura (Corto Maltese), la magia (Mandrake), gli eroi in costume (L’Uomo Mascherato), l’ironia (Lupo Alberto), i classici del fumetto italiano (Tex) e le parodie (Cocco Bill). Ulteriore esempio di quanto eclettica, nella sua immediata godibilità, fosse l’idea.

A rivederlo oggi appare davvero incredibile la sensazione di freschezza e genialità che ci dice di una televisione di Stato pronta a rischiare su idee innovative e capace di intercettare i gusti del pubblico educandolo nel frattempo con prodotti di altissima qualità. L’avventura prosegue nel 1979 con un nuovo cambio di titolo (“Buonasera con… Supergulp!”) per poi essere accantonata nel 1981 quando gli autori si rendono conto che i tempi ormai sono cambiati, nuovi eroi si sono affacciati sulla scena ed è tempo di consegnare Supergulp! alla leggenda.

L’edizione DVD ha il merito di proporre un’amplissima sintesi del materiale proposto nel corso della varie edizioni attraverso assemblaggi da 75 minuti circa di puntate tra loro differenti. Alcune opere (come Tex, Charlie Brown e Tin Tin) sono rimaste fuori per indisponibilità dei materiali o dei diritti, ma il lavoro filologico è stato svolto comunque con molta cura. A corredo di ogni disco è anche un agile libretto informativo che ossequia la formula-contenitore del programma dimostrandosi eterogeneo nella scelta dei contributi. Per chi volesse ulteriormente approfondire la conoscenza di Supergulp!, va comunque ricordato che l’editore Salani ha distribuito nel 2003 nelle librerie anche una versione VHS (poi rieditata in DVD) accompagnata da un ricco libro con testimonianze dirette degli artefici del programma. Un anno prima, nel 2002, una mostra itinerante (dalla quale proviene l'immagine che correda l’apertura dell’articolo) aveva invece riportato in auge il lavoro di Governi/De Maria/Bonvi, sancendo l’inizio del revival.

Sito dedicato a Supergulp!
Blog di Supergulp!
I DVD di Supergulp! sulla Gazzetta dello Sport
Blog dedicato a Guido De Maria
Sito su Bonvi
Nick Carter Club
Pagina di Wikipedia su Supergulp!

2 commenti:

Tamcra ha detto...

Ebbene sì, maledetto Carter...Hai vinto pure stavolta! (Stanislao Mulinski, citazione storica)

gulpsupergulp ha detto...

Carissimo, grazie mille per l'attento redazionale su la mitica trasmissione,sono a piena disposizione perqualsiasi informazione sul recupero i Gulp e Supergulp. Ti ricordo che èattivo anche un ns blog.
Un saluto gulp
vito lo russo http://gulpsupergulp.blogspot.com/