Toei Animation: I primi
passi del cinema animato giapponese
Dici Toei Animation e la
mente di tutti vola alle serie animate realizzate principalmente
negli anni Settanta: i “classici” Mazinga, Goldrake,
Capitan Harlock e via citando. Solo in pochi magari penseranno
ai lungometraggi animati del decennio precedente, che pure dalle
nostre parti una timida distribuzione l'avevano avuta, fra sala e
trasmissioni tv: mi riferisco a titoli come Il gatto con gli
stivali o La grande avventura di Hols (che in futuro
sarebbe bello ripercorrere). Il libro di Mario Rumor parte proprio da
un'esperienza personale: la visione in tv del film Il lago dei
cigni “da qualche parte negli anni Ottanta del secolo scorso”,
per proporci un excursus nell'“infanzia dell'animazione
giapponese”. Attenzione però! La prospettiva nostalgica in questo
caso sarebbe la più fuorviante possibile e l'autore dimostra di
conoscere bene questa trappola, per cui utilizza la forma del
“racconto” per creare un'atmosfera più colloquiale con il
lettore, ma per il resto evita accuratamente i rischi dell'apologia
un po' sterile.
Per infanzia
dell'animazione si deve quindi intendere quel periodo delle origini,
all'interno del quale Toei Animation svolse un ruolo di primo piano,
sia permettendo all'industria di rialzare la testa dopo i disastri
della Seconda Guerra Mondiale, sia fornendo gli spazi e i mezzi
creativi a quelli che sarebbero poi diventati i maestri ancora oggi
in auge: gente come Hayao Miyazaki o Isao Takahata, per intenderci.
Anche su questo punto Rumor mette un po' le cose a posto, perché
recupera il ruolo fondamentale avuto da altri maestri come Yasuji
Mori (figura seminale dell'industria animata nipponica) e Yasuo
Otsuka, oppure dal produttore/padrone Hiroshi Okawa, l'uomo che
decise di rifondare il settore guardando a Disney e trovando infine
nel gatto Pero il simbolo stesso della Toei. E se l'idea di
addentrarvi in questo intrico di titoli e nomi vi fa un po' paura non
preoccupatevi: le immagini (ricche di precise didascalie) e le
biografie presenti nella parte finale vi forniranno un'ottima mappa
per muovervi agilmente fra i vari momenti della storia.
Il racconto di Rumor
procede in ordine cronologico, analizza gli albori dell'animazione
nipponica, la nascita di Toei e poi le tappe scandite dai vari
lungometraggi, senza dimenticare l'apporto di outsider come Osamu
Tezuka (il “dio del manga”) e Shotaro Ishinomori (creatore dei
Cyborg 009): il fiorire del settore dedicato ai cartoon
televisivi, le lotte sindacali, i contrasti creativi fra chi cercava
una formula indipendente dai trend disneyani (leggi: libertà di
sperimentare nuove soluzioni) e le imposizioni della produzione, fino
alle inevitabili diaspore. Il ritratto di un'epoca, unito alla
disamina tecnica degli aspetti innovativi introdotti nel corso di
questa lunga avventura. Ciò che più colpisce nel racconto è la
lucidità dell'analisi: se prima, infatti, si faceva accenno al
totale diniego dell'apologia, non stupirà a questo punto sapere che
la penna di Rumor è spesso critica nei confronti delle scelte
compiute, impietosa nel mettere a nudo i difetti della formula Toei,
pur rimarcandone sempre gli innegabili pregi. Gli interessa
analizzare e capire, più che celebrare, insomma.
A chiudere il tutto,
infine, tornano utile gli apparati: la cronologia dell'animazione
giapponese fra il 1914 (in cui arrivarono nell'Arcipelago i primi
cartoon occidentali) e il 1958 (anno di uscita del primo
lungometraggio animato Toei, Hakujaden); la filmografia
completa dei film animati della casa; e naturalmente le già citate
biografie. Un libro interessante e prezioso, che speriamo aiuti a
mettere le cose nella giusta prospettiva e a capire che l'animazione
giapponese, prima ancora di essere serialità televisiva, è stata
anche e soprattutto una valida alternativa cinematografica alle
formule occidentali.
Toei Animation – I
primi passi del cinema animato giapponese
Scritto da Mario A. Rumor
200 pagine, 20 euro
Cartoon Club Editore
Recensione
originariamente pubblicata su Sentieri Selvaggi
Nessun commento:
Posta un commento