"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

giovedì 25 marzo 2010

Small Soldiers

Small Soldiers

La multinazionale Globotech, specializzata nello sviluppo di tecnologia bellica, decide di allargare i suoi campi d’azione aprendosi anche al mercato dei giocattoli. La sua nuova linea comprende due eserciti contrapposti, i pacifici Gorgonauti e i membri del Commando Elite, armati fino ai denti e destinati alla vittoria. Nelle action figure viene però inserito un chip dell’intelligenza artificiale destinato agli armamenti, con l’unica conseguenza di rendere le due fazioni autocoscienti e pronte a combattersi nel mondo reale. Il giovane Alan Abernathy è il primo a ricevere in anteprima una partita dei micidiali giocattoli, e si vede perciò trasformare la casa in un campo di battaglia…

In un racconto del 1972 intitolato Campo di battaglia, Stephen King immagina la cruenta lotta fra un killer professionista e un esercito di soldatini-giocattolo senzienti creati da una delle sue vittime (la storia è stata trasposta per la televisione da Brian Henson nel 2006). Il concept non è dunque innovativo, ma ugualmente Small Soldiers è un film prezioso, sia per come riesce a rimodulare l’idea attraverso la sensibilità di un grande autore come Joe Dante senza disperdere l’afflato iconoclasta di base, sia perché in anticipo rispetto ad alcune derive moderne.

Possiamo infatti vedere i soldatini giocattoli di Dante sia come parafrasi al nero dei personaggi di Toy Story (realizzato soltanto 3 anni prima), ma soprattutto come interessante precursore di schemi e idee visive poi utilizzate in Transformers (fatto che ci permette anche di introdurre un futuro percorso dedicato proprio ai robot trasformabili).

Il paragone con l’opera di John Lasseter è forse più calzante a livello concettuale, dal momento che Small Soldiers, come Toy Story è al fondo una pellicola che omaggia la grande tradizione del film di mostri anni Trenta (in particolare Freaks per la Dreamworks e Frankenstein per Dante): la prospettiva geniale sta però nel ricondurre nel ruolo dei disadattati non i giocattoli ma gli umani. O meglio: i giocattoli in quanto riflesso della cultura pop codificata dagli umani. Il tono corrosivo del sottotesto in fondo adatta alla dicotomia Gorgonauti/Elite Commando quella esistente fra i personaggi del film, dal giovane Alan visto con sospetto da tutti e espulso da varie scuole, al vicino che si preoccupa di installare il suo mega impianto televisivo satellitare abbattendo gli alberi di chi gli abita accanto. La proprietà privata è in fondo ancora intesa come un perimetro da difendere, in modo da diventare un perenne e potenziale campo di battaglia: in questo senso Small Soldiers diventa anche un western, con i soldati-conquistatori e i Gorgonauti-nativi.

Più di queste possibili implicazioni della trama, però, interessa il modo in cui Dante mette in scena lo schema alla base del racconto, senza cioè schierarsi fino in fondo e lasciando che, quindi, non si disperda comunque il potenziale fascinatorio del “gioco della guerra”. Small Soldiers è quindi sicuramente un film che condanna una certa qual cultura dello scontro radicata nel profondo della società, ma allo stesso tempo è consapevole di quanto essa sia anche un sentimento che trova nel gioco la sua più efficace ed aggregante valvola di sfogo (e in questo senso la guerra con i soldatini-mostro non a caso funziona da collante e da strumento di riammissione sociale tanto di Alan quanto dei vicini). Siamo dunque distanti dalla visione molto più manichea che King veicolava nel suo racconto, e si resta affascinati dalle capacità e dalle personalità delle action-figures protagoniste.

E qui entrano in gioco proprio i Transformers: il concept dello strumento del vivere quotidiano che diventa robot (e dunque alieno, altro da sé) è riassunto nel costante upgrade che questi letali soldatini compiono utilizzando utensili e attrezzi da giardino, subito trasformati in temibili armi, oltre che nella confusione percettiva di un elemento (un normale giocattolo) che si rivela “più di quel che appare”. Ancora una volta Dante viaggia sul filo del doppio registro: gli oggetti del vivere quotidiano, modificando la prospettiva, rivelano inaspettate capacità belliche dimostrandosi dunque capaci di funzionalità diverse, ma anche potenzialmente già concepiti per finalità offensive, riflesso dunque di quella cultura della violenza che persiste al fondo dell’animo umano. Sempre ai robot trasformabili rimanda naturalmente anche l’idea della linea di giocattoli articolata su due fronti contrapposti (qui Gorgonauti/Elite, lì Autobot/Decepticon) e non stupisce notare come in fondo proprio la Hasbro, casa madre dei Transformers, abbia svolto un ruolo di consulenza per il film.

Un elemento che peraltro ci aiuta a capire che un legame di continuità forte esiste davvero tra i due film è anche la presenza di Kevin Dunn nel cast (in entrambi i casi nel ruolo del padre), oltre ovviamente alla figura di Steven Spielberg come produttore. A dominare comunque è lo sguardo sempre curioso e ludico di Dante, che permette al film di veicolare i suoi temi attraverso la forma accattivante di una spigliata commedia d’azione dal tocco fortemente cinefilo (con tanto di precisi riferimenti ai classici del cinema bellico), dove sofisticazione e artigianalità si uniscono come gli effetti speciali in CG alternati alla tecnologia degli animatroni del grande Stan Winston.

Nonostante questa ricchezza di temi, invenzioni visive, toni e sentimenti diversi e la presenza di molte scene cult (prima fra tutte il duello su Wannabe delle Spice Girls), il film non è stato accolto con la dovuta attenzione: una buona occasione per riscoprirlo.

Small Soldiers
(id.)
Regia: Joe Dante
Sceneggiatura: Gavin Scott, Adam Rifkin, Ted Elliott &Terry Rossio
Origine: Usa, 1998
Durata: 106’

Galleria fotografica di IMDB
Pagina di Wikipedia con note sui personaggi
Merchandise di Small Soldiers (video)
Trailer di Small Soldiers

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