Tokyo: La guida nerd
Il nuovo libro di
Alessandro Apreda non è un saggio, ma una guida, dichiarata fin dal
titolo, per gli appassionati del variegato universo
dell'intrattenimento che ruota attorno al Giappone: quindi seguaci di
animazione, telefilm, videogame e quant'altro, anche se i confini
possono essere agevolmente espansi, considerata l'influenza che
l'industria dell'intrattenimento nipponica ha sull'immaginario
italiano da almeno tre decenni (un argomento già trattato in questi spazi).
L'intento dichiarato è
molto semplice: fornire una mappa che aiuti il neofita dei viaggi in
Giappone perché vada a colpo sicuro nella sua ricerca di luoghi
caratteristici o negozi in cui dare sfogo alla propria passione per
gli immaginari di cui sopra – riassunti nel termine “nerd”, in
realtà alquanto detestabile, ma che l'autore spiega di preferire al
nipponico “otaku” per l'evidente connotazione negativa che
quest'ultimo ha tuttora nel suo paese d'origine. Come ci ricorda lo
stesso autore, da un decennio a questa parte l'industria culturale
nipponica ha riscoperto il proprio appeal commerciale presso un
variegato pubblico che travalica i suoi stessi confini - il termine
utilizzato è diventato una sorta di autentico marchio, “Cool
Japan”. All'estero non è dunque infrequente imbattersi in
operazioni come quella compiuta da Apreda: un esempio è l'opuscolo,
“Japan Anime Tourism Guide”, promosso dall'Agenzia del Turismo
Giapponese in varie lingue (io ho la versione in francese, esiste
anche quella inglese). Come spesso accade, l'Italia, in barba alla
sua folta comunità di appassionati, non sembra essere stata particolarmente sfiorata dal
fenomeno e dunque il libro in questione arriva a colmare un vuoto.
L'accompagnamento del
lettore avviene in modo semiserio, attraverso uno stile diretto e
colloquiale, abbastanza scevro dei neologismi umoristici che Apreda
utilizza sul suo blog, ma senza risparmiare battute: l'approccio
passa al setaccio, un quartiere alla volta, i luoghi della
meraviglia, fornendo non solo rapide spiegazioni, ma anche consigli,
informazioni utili per muoversi nella metropoli asiatica, e il senso
di un sentire condiviso che diventa non solo un accompagnare “per
mano” il lettore, ma anche dare il senso di familiarità e
comprensione del “problema”.
In effetti, ciò che
colpisce positivamente del libro è la generosità con cui Apreda non
cade nella facile trappola dell'ostentazione: non siamo, insomma, di
fronte a uno scritto un po' narcisista con cui l'autore magari tenta
di fare sfoggio della sua conoscenza della materia, ma di un libro
che vuole essere soprattutto utile, nel senso stretto del
termine, e partecipe della comune passione, riverberando a ogni
pagina la forza dell'immaginario comune e della meraviglia che esso
suscita da tanto tempo. L'autore evoca non a caso il paese dei
balocchi di Collodi, conosciuto attraverso oltre un decennio di
viaggi che permettono anche di elencare le trasformazioni avvenute in
un arco temporale così lungo: in effetti un po' spiace che Apreda
non approfondisca questi aspetti più “sociologici”, ma il
criterio dell'utilità senza troppe divagazioni resta la linea guida
del progetto e, in fondo, anche questo è un segno di onestà
intellettuale verso il lettore (non è un saggio, è una guida
dopotutto).
Nel complesso vengono
passati in rassegna diversi temi dell'intrattenimento: animazione,
collezionismo, sport, video e retrogame, gli immancabili manga e
persino la cucina, anche se i negozi restano il baricentro essenziale
della ricerca, a scapito magari di musei e case di produzione (in
questo senso l'opuscolo dell'Agenzia del Turismo citato in precedenza
può comunque costituire un ottimo compendio).
Graficamente il volume si presenta riccamente illustrato su carta lucida, con brossura morbida e la bella cover di Manuel Preitano accompagnata, internamente, dai disegni di Lucia Debidda: lo spessore ridotto non tragga in inganno, ogni pagina è infatti pregna di scritte, box, mappe e quant'altro. Il sapore è quello di una pagina web dove si aprono mille finestre pop-up, e crea dinamismo nell'impaginazione, sfruttando ogni angolo per fornire le maggiori informazioni possibili, tanto da divertire anche nella continua ricerca di nuovi dettagli, magari sfuggiti alla prima lettura. Qualcosa potrebbe naturalmente cambiare dal momento della lettura a quello dell'eventuale viaggio, ma l'utilità non è messa in discussione e il divertimento è assicurato. D'altra parte, come scrive lo stesso autore “Il viaggio, almeno per chi legge una guida, deve in genere ancora iniziare: tra poco, tra molto, o anche soltanto forse un giorno, chissà. In fondo si inizia a viaggiare già con la testa, nel momento stesso in cui si culla l'idea di una nuova avventura, e la fase della pianificazione è divertente quasi quanto vivere quei luoghi poi di persona.”
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La cover completa (fronte/retro), con il bel disegno di Manuel Preitano |
Graficamente il volume si presenta riccamente illustrato su carta lucida, con brossura morbida e la bella cover di Manuel Preitano accompagnata, internamente, dai disegni di Lucia Debidda: lo spessore ridotto non tragga in inganno, ogni pagina è infatti pregna di scritte, box, mappe e quant'altro. Il sapore è quello di una pagina web dove si aprono mille finestre pop-up, e crea dinamismo nell'impaginazione, sfruttando ogni angolo per fornire le maggiori informazioni possibili, tanto da divertire anche nella continua ricerca di nuovi dettagli, magari sfuggiti alla prima lettura. Qualcosa potrebbe naturalmente cambiare dal momento della lettura a quello dell'eventuale viaggio, ma l'utilità non è messa in discussione e il divertimento è assicurato. D'altra parte, come scrive lo stesso autore “Il viaggio, almeno per chi legge una guida, deve in genere ancora iniziare: tra poco, tra molto, o anche soltanto forse un giorno, chissà. In fondo si inizia a viaggiare già con la testa, nel momento stesso in cui si culla l'idea di una nuova avventura, e la fase della pianificazione è divertente quasi quanto vivere quei luoghi poi di persona.”
Tokyo. La guida nerd
di Alessandro Apreda
2016
Limited Edition Books,
Reggio Emilia
140 pagine
Il libro sul blog di Alessandro Apreda
Il libro sul sito dell'editore
Cool Japan su Wikipedia
Agenzia del Turismo Giapponese
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