Le anime disegnate
Le anime disegnate
è un libro dalle molte vite. Il fatto che sia citato spesso prova
quanto si sia guadagnato sul campo la statura di classico: in fondo
ha più di vent'anni sulle spalle e rappresenta uno dei primi saggi a
comparare l'animazione occidentale con quella orientale senza
particolari complessi di superiorità o inferiorità da una parte e
dall'altra. Allo stesso tempo, però, è un libro che, nel tempo, è
stato sottoposto dal suo autore a svariate riedizioni e quindi è
stato rivisto, cambiato e ampliato – qui prendo in analisi la terza
edizione del 1998, edita da Castelvecchi, ma ce ne sono altre più
recenti. La cosa in sé può apparire anche bizzarra, ma è
sufficiente una lettura anche superficiale per rendersi conto che la
struttura è abbastanza rapsodica: che non significa improvvisata, si
badi.
Ci sono tre
macrocapitoli: uno dedicato al genio di Walt Disney, uno alla natura
controcorrente dei cortometraggi Warner Bros (che si allunga anche
alla MGM e a Hanna & Barbera), per poi arrivare al Giappone. Su
questa gabbia ben definita, si aprono poi le molte possibilità
ispirate da una scrittura che, seppur molto lucida, sembra seguire il
filo dei pensieri in modo molto colloquiale, come se nascesse
dall'ispirazione del momento, interrompendosi, concedendosi
digressioni, aprendo deviazioni più o meno brevi su punti che si
vogliono comunque “fermare” in questo divertito ma mai futile
viaggio nei mondi animati.
Ed è un libro che
smentisce se stesso: nel senso che la tradizione ce lo ha
tramandato come un libro quasi esclusivamente orientato alla difesa
dei cartoon giapponesi. Ma invece tutto è ben distribuito, nella sua
divisione del mondo. Certo, la parte “americana” dimostra una
maggiore scioltezza, tipica di un argomento con cui si ha la
dimestichezza data dalla lunga frequentazione e dalla saggistica già
corposa. Quando si arriva al Giappone il percorso è chiaramente più
impervio, nei primi anni Novanta è ancora un territorio poco noto:
la scrittura si fa quindi più guardinga, attenta a rimettere anche
in riga i pregiudizi fioccati nel decennio precedente, ma sempre con
quel gusto per la scoperta che emerge prezioso, goloso, in tutte le
pagine.
Così, le “anime” del
titolo non sono semplicemente gli anime giapponesi, ma i
pensieri che muovono i vari autori, alle varie latitudini, nella
creazione di opere che sono anche riflesso di un sentire personale e
universale. E' una storia culturale dell'animazione, affrontata con
il piacere del collegamento fra punti altrimenti considerati
distanti, dove si esalta spesso il gusto del paradosso. Ad esempio
quello che vede la cultura occidentale profondamente distante e quasi
fiera della propria differenza rispetto a quella orientale, eppure
così attratta dalle storie prodotte nel lontano arcipelago (“Gli
europei si sentono lontani anni luce dall'universo giapponese, dalla
sua cultura, e dal suo stile di vita. Eppure […] il cartone
giapponese ha proposto situazioni in cui i nostri ragazzi si sono
riconosciuti e continuano a riconoscersi. Questo […] perché nei
confronti della nostra infanzia la cultura occidentale, la nostra
cultura, è molto più repressiva di quanto questa voglia
riconoscere”).
Va da sé che, dunque, ci
si sofferma meno sulla tecnica e più sugli aspetti sociologici e
contenutistici, nell'ambito di un approccio comunque analitico, in
grado di esaltare le differenze, ma anche i tratti in comune fra i
vari universi. In fondo Le anime disegnate sembra voler
dimostrare che tutto è figlio di valori universali e di una tecnica
che, fra i vari cambiamenti del caso, persegue gli stessi scopi. Un
libro agile come il suo piccolo formato, ma molto profondo, di cui si
sente il bisogno, anche dopo due decadi, in un mondo che tende sempre
a chiudere in recinti ciò che invece è pensato per abbattere
barriere.
Le cover delle varie edizioni, dalla prima del 1994 (a sinistra) alla più recente del 2005 (ultima a destra) |
Le anime disegnate –
Il pensiero nei cartoon da Disney ai giapponesi
di Luca Raffaelli
1994
Terza edizione, 1998
Castelvecchi, Roma
192 pagine
(attualmente il libro è nel catalogo Minimum Fax)
(attualmente il libro è nel catalogo Minimum Fax)
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