"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

lunedì 9 febbraio 2009

Idiots and Angels

Idiots and Angels
 
Indolente e cinico, Angel trascorre le sue giornata in un bar, sognando di sedurre la giovane cameriera e ridendo delle sfortune altrui. Una mattina però si ritrova un paio di bianche ali sulla schiena, cerca di strapparle, ma quando si rende conto che non può cerca di ignorare quella diversità che pure lo sottopone allo scherno altrui. E non è tutto! Le ali infatti cercano di farli commettere delle buone azioni, lo contrastano quando la sua condotta si rivela sbagliata e finiscono per essere bramate anche da chi vede in esse un possibile strumento di ricchezza.

Si rischia di ripetersi, ma è impossibile non amare Bill Plympton e non considerarlo un autentico Genio. Dopo lo splendido e divertentissimo corto Shut-eye Hotel, l’artista americano torna alla forma del lungometraggio, che aveva già esplorato in passato, per dare forma a una nuova opera traboccante in egual misura divertimento e poesia, che riverbera tutti i tratti estetici e contenutistici tipici del suo cinema. Al centro, come sempre, c’è un’unica idea, semplice, folgorante, anche folle: un uomo spento e gretto che si vede costretto da un paio di ali d’angelo a comportarsi bene. Siamo al limite dello scherzo goliardico, che però Plympton governa da par suo permettendo alla storia di porsi come racconto morale, ma allo stesso tempo anche satirico, demistificatorio, con punte di godibilissima irriverenza.

Quel che conta in fondo non è la tesi, ma la sintesi tra differenti stilemi dell’espressione cinematografica e per questo il racconto, quando non prende direttamente la strada del lirismo o dell’ironia esplicita, staziona comodamente nel grottesco, giocando sull’opposizione di toni e sentimenti. In fondo il titolo stesso richiama due estremi: l’idea della purezza evocata dal termine “angeli” e la drastica marchiatura a fuoco del genere umano sintetizzata dalla parola “idioti”. Perché gli uomini nei film di Plympton hanno ben poco di speciale, sono anzi creature che lo stesso stile visivo, così potente e materico, dipinge come pesanti ammassi di carne incapaci di uscire dal gioco delle ossessioni e dei desideri terreni. Pertanto Angel è un individuo che suscita dissenso nello spettatore, lo vediamo commerciare in armi sottobanco e ridere degli avventori che palesano una qualsivoglia debolezza o difetto. Ma ancor peggio di lui sono i personaggi che riducono l’umanità a semplice possibilità economica e cercano di rubargli le ali per farne uno strumento di guadagno. La critica di Plympton diventa perciò un elaborato gioco sugli stereotipi, che riesce ad aprire gli spiragli necessari all’innesto di toni fra loro differenti, generando quella mescolanza di elementi alla base del suo cinema.

D’altronde già a livello visivo il film esplicita l’idea di un mondo la cui struttura è a vasi comunicanti, dove ogni azione confluisce nella successiva e in questo modo rivela anche la fragilità di una prospettiva univoca sulle cose. Perché basta variare l’angolo di ripresa, o ridurre il campo per scoprire come l’oggetto possa diventare altro da sé, favorendo il passaggio a nuove azioni e nuove scene, creando in questo modo una struttura narrativa estremamente fluida. L’acqua che cade da un rubinetto diventa così il latte che si versa in una ciotola di cereali e nuovi passaggi conducono poi l’azione verso lidi sempre nuovi, secondo le direttive dell’autore.

I punti di riferimento, dunque spariscono e così il film che sembrava palesarsi in un primo momento si scopre invece nuovo e sorprendente ad ogni passaggio. Anche le citazioni si adeguando a questo schema e se l’inizio con la sveglia impertinente sembra ricordare il divertente short disneyano Early to Bed (1941), con Paperino nel ruolo del dormiente disturbato, e i successivi passaggi in auto e le scaramucce per il parcheggio rimandano al Pippo dell’indimenticabile Motor Mania (1950), il resto prosegue in modo autonomo e originale.

Tutto è dunque interconnesso nel cinema di Plympton e questo permette alle sue figure grottesche di essere al contempo così vere ma anche così dichiaratamente fantastiche, semplice segno grafico che evidenzia la propria fattura artigianale per diventare ombra da deformare e reinventare a ogni passaggio. L’essere umano diventa perciò l’elemento fuori schema, l’unico che non si può ingabbiare, refrattario a ogni sentimento univoco e che per questo offre la maggiore possibilità espressiva. Ecco dunque che Angel da personaggio sgradevole può diventare l’eroe di turno e offrire slanci passionali che lo portano a redimere l’umanità in nome del sentimento che scopre nel suo cuore per la bella di turno, fino a quel momento considerata soltanto come un possibile oggetto sessuale. Le sue ali si rivelano perciò maledizione da strappar via con violenza, ma anche dono da seguire e riconquistare per comprendere davvero il valore dell’esistenza. E il racconto di Plympton, nella sua leggerezza, riesce a veicolare concetti più profondi, regalando momenti di commozione e di stupore pur nella costante ricerca del divertimento. Il tutto in nome di uno spettacolo pieno, degno di un profondo conoscitore dei meccanismi narrativi classici quale Plympton è, capace di reinventare i cliché alla bisogna per il piacere dell’originalità.

Presentato al Future Film Festival 2009.


Idiots and Angels
Regia e sceneggiatura: Bill Plympton
Origine: Usa, 2008
Durata: 78’

2 commenti:

Tamcra ha detto...

Il trailer è bellissimo, con un segno fluido che non lascia scampo.

tiziana ha detto...

Cortitalia è lieta di segnalarvi la sesta edizione di Cortoons-Festival internazionale di cortometraggi di animazione- che avrà luogo dal 25 al 29 marzo presso il Teatro Palladium di Roma.

Quest'anno il Festival sarà dedicato al cinema di animazione tedesco e al Software Libero; in particolare mi preme segnalarvi la serata del 25 Marzo dove alle 18.30 vi sarà la proiezione speciale di Idiots & Angels di Bill Plympton.