"C'è chi crede in dio o nel denaro. Io credo nel cinema, nel suo potere. L'ho scoperto da ragazzino, mi ha aiutato a fuggire da una realtà in cui ero infelice. È una delle forme d'arte più alte che l'uomo ha concepito. Credo nel suo futuro."
(John Carpenter)

lunedì 8 agosto 2016

Tokyo: La guida nerd

Tokyo: La guida nerd

Il nuovo libro di Alessandro Apreda non è un saggio, ma una guida, dichiarata fin dal titolo, per gli appassionati del variegato universo dell'intrattenimento che ruota attorno al Giappone: quindi seguaci di animazione, telefilm, videogame e quant'altro, anche se i confini possono essere agevolmente espansi, considerata l'influenza che l'industria dell'intrattenimento nipponica ha sull'immaginario italiano da almeno tre decenni (un argomento già trattato in questi spazi).

L'intento dichiarato è molto semplice: fornire una mappa che aiuti il neofita dei viaggi in Giappone perché vada a colpo sicuro nella sua ricerca di luoghi caratteristici o negozi in cui dare sfogo alla propria passione per gli immaginari di cui sopra – riassunti nel termine “nerd”, in realtà alquanto detestabile, ma che l'autore spiega di preferire al nipponico “otaku” per l'evidente connotazione negativa che quest'ultimo ha tuttora nel suo paese d'origine. Come ci ricorda lo stesso autore, da un decennio a questa parte l'industria culturale nipponica ha riscoperto il proprio appeal commerciale presso un variegato pubblico che travalica i suoi stessi confini - il termine utilizzato è diventato una sorta di autentico marchio, “Cool Japan”. All'estero non è dunque infrequente imbattersi in operazioni come quella compiuta da Apreda: un esempio è l'opuscolo, “Japan Anime Tourism Guide”, promosso dall'Agenzia del Turismo Giapponese in varie lingue (io ho la versione in francese, esiste anche quella inglese). Come spesso accade, l'Italia, in barba alla sua folta comunità di appassionati, non sembra essere stata particolarmente sfiorata dal fenomeno e dunque il libro in questione arriva a colmare un vuoto.

L'accompagnamento del lettore avviene in modo semiserio, attraverso uno stile diretto e colloquiale, abbastanza scevro dei neologismi umoristici che Apreda utilizza sul suo blog, ma senza risparmiare battute: l'approccio passa al setaccio, un quartiere alla volta, i luoghi della meraviglia, fornendo non solo rapide spiegazioni, ma anche consigli, informazioni utili per muoversi nella metropoli asiatica, e il senso di un sentire condiviso che diventa non solo un accompagnare “per mano” il lettore, ma anche dare il senso di familiarità e comprensione del “problema”.

In effetti, ciò che colpisce positivamente del libro è la generosità con cui Apreda non cade nella facile trappola dell'ostentazione: non siamo, insomma, di fronte a uno scritto un po' narcisista con cui l'autore magari tenta di fare sfoggio della sua conoscenza della materia, ma di un libro che vuole essere soprattutto utile, nel senso stretto del termine, e partecipe della comune passione, riverberando a ogni pagina la forza dell'immaginario comune e della meraviglia che esso suscita da tanto tempo. L'autore evoca non a caso il paese dei balocchi di Collodi, conosciuto attraverso oltre un decennio di viaggi che permettono anche di elencare le trasformazioni avvenute in un arco temporale così lungo: in effetti un po' spiace che Apreda non approfondisca questi aspetti più “sociologici”, ma il criterio dell'utilità senza troppe divagazioni resta la linea guida del progetto e, in fondo, anche questo è un segno di onestà intellettuale verso il lettore (non è un saggio, è una guida dopotutto).

Nel complesso vengono passati in rassegna diversi temi dell'intrattenimento: animazione, collezionismo, sport, video e retrogame, gli immancabili manga e persino la cucina, anche se i negozi restano il baricentro essenziale della ricerca, a scapito magari di musei e case di produzione (in questo senso l'opuscolo dell'Agenzia del Turismo citato in precedenza può comunque costituire un ottimo compendio).

La cover completa (fronte/retro), con il bel disegno di Manuel Preitano

Graficamente il volume si presenta riccamente illustrato su carta lucida, con brossura morbida e la bella cover di Manuel Preitano accompagnata, internamente, dai disegni di Lucia Debidda: lo spessore ridotto non tragga in inganno, ogni pagina è infatti pregna di scritte, box, mappe e quant'altro. Il sapore è quello di una pagina web dove si aprono mille finestre pop-up, e crea dinamismo nell'impaginazione, sfruttando ogni angolo per fornire le maggiori informazioni possibili, tanto da divertire anche nella continua ricerca di nuovi dettagli, magari sfuggiti alla prima lettura. Qualcosa potrebbe naturalmente cambiare dal momento della lettura a quello dell'eventuale viaggio, ma l'utilità non è messa in discussione e il divertimento è assicurato. D'altra parte, come scrive lo stesso autore “Il viaggio, almeno per chi legge una guida, deve in genere ancora iniziare: tra poco, tra molto, o anche soltanto forse un giorno, chissà. In fondo si inizia a viaggiare già con la testa, nel momento stesso in cui si culla l'idea di una nuova avventura, e la fase della pianificazione è divertente quasi quanto vivere quei luoghi poi di persona.


Tokyo. La guida nerd
di Alessandro Apreda
2016
Limited Edition Books, Reggio Emilia
140 pagine

Il libro sul blog di Alessandro Apreda
Il libro sul sito dell'editore
Cool Japan su Wikipedia
Agenzia del Turismo Giapponese

Nessun commento: