tag:blogger.com,1999:blog-8754439487261832712.post278666894799465221..comments2023-12-22T16:15:08.548+01:00Comments on Il nido di Rodan: What Women (and Men) WantAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/03121577662592705239noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-8754439487261832712.post-90331378216795967032010-04-09T08:56:43.112+02:002010-04-09T08:56:43.112+02:00Fini fa un'analisi fondamentalmente corretta s...Fini fa un'analisi fondamentalmente corretta sulla questione, citando fatti (è purtroppo vera la cosa del diritto di famiglia in caso di separazione, pure la mia donna, che maschilista non lo è di certo, ammette che nel 90% dei casi è iniquo verso l'uomo) ed evidenziando aneddoti su cui CHIUNQUE, nella sua vita, è sicuramente passato qualche volta.<br /><br />Quelle che sbaglia sono le sue conclusioni, scritte con il consueto gusto della provocazione (che ha un senso in molte occasioni, non questa).<br /><br />Essendo un giornalista forse non ha molta idea del maschilismo che regna spesso sovrano nel mondo del lavoro; del mobbing utilizzato da molti contro commercialiste o segretarie; del fatto che una donna non può neanche rivolgersi a un sindacato perchè in questo caso, comunque vada, finirà sulla lista nera de futuri datori di lavoro...<br /><br />Stimo molto Massimo Fini, ma questo non è un articolo che mi convince. Dice cose vere, ma generalizza dimenticandosi parecchie cosucce che screditerebbero il suo articolo.Jacopo Mistèhttps://www.blogger.com/profile/09932240637228320313noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8754439487261832712.post-2939096545720871552010-04-08T23:45:18.207+02:002010-04-08T23:45:18.207+02:00Ciao Rodan,
intervengo innanzi tutto per affermare...Ciao Rodan,<br />intervengo innanzi tutto per affermare una massiccia approvazione di quanto dici, soprattutto nel momento in cui rivendichi per la differenza un valore. Sottoscrivo questo valore appunto perché lo rivendichi dopo una lunga dissertazione che chiarisce l'assenza di un mero determinismo "fisiologico" alle spalle degli elementi che concorrono a disegnarla. <br /><br />Mi permetto di portare un punto di vista sicuramente "diverso",che ha molto a che fare con la mia storia di individuo e quindi anche con il mio genere. Ti prego di non considerarlo provocatorio perché sono molto seria: io sono lieta che la misoginia possa trovare espressione. <br /><br />In parte, secondo una prospettiva utilitaristica, ne sono contenta perché come te credo si tratti di un modo di pensare che si squalifica da solo. In parte però è perché temo le cose antiche e mordaci che ribollono nel buio, senza che nessuno si accorga del loro persistere e del loro crescere. <br />Se un intellettuale - laddove all'espressione si conferisce un'accezione neutra, scevra di valutazioni di merito - abbandona il pudore cui il feticismo per il politicamente corretto ci ha condannati per manifestare posizioni schiettamente misogine, questo ci dà la possibilità di tematizzare il problema a un livello immune dalle attenuanti generiche del basso livello culturale, della degradazione ambientale, in generale di tutte le circosanze per cui la marginalità culturale viene associata alla resistenza del sessimo.<br />Questa storia che il sessissimo sia infallibilmente collegabile a un certo tipo di marginalità è una leggenda dannosa. Il sessismo è un problema, per fare l'esempio più imbecille, dei capoccioni plurilaureati nelle grandi aziende con cui la formazione vorrebbe chiacchierare di diversity management o di gender mainstreaming. Il sessismo è in ogni ambito, in ogni strato culturale. <br />Ora, possiamo indignarci e additarlo come sopravvivenza zombesca di un assetto culturale morto e sepolto oppure possiamo guadagnare una prospettiva... uhm... diciamo di respiro storico sulle sue ragioni. Questo significa non criminilazzare chi giudichiamo sessista, anche se ci sta sui coglioni per istinto, e ascoltare l'esposizione di cose che oggi già sembra "coraggioso" dire. Ascoltarle prima che dirle cominci a sembrare addirittura "eroico", prima che si verifichi quello che, tra cinefili, possiamo pure chiamare l'effetto Corazzata Potemkin. La corazzata Potemikin, sfido chiunque che l'abbia visto a negarlo, è un film bellissimo e bestialmente appassionante... eppure urlare che è una cazzata pazzesca suona come una demistificazione liberatoria. L'effetto corazzata Potemkin, su questo tema, è in agguato.<br /><br />Detto questo, leggerò con grandissimo piacere i pezzi che prometti. Spero che tra loro ci sarà un po' di spazio anche per il cinema horror, ovviamente!<br />Un saluto affettuso (e non così per dire, anche se non ci conosciamo)<br />AAAgonyAuntnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8754439487261832712.post-61318404416548874882010-04-07T18:15:24.992+02:002010-04-07T18:15:24.992+02:00Ciao Mauro, mi fa molto piacere ricevere un tuo co...Ciao Mauro, mi fa molto piacere ricevere un tuo commento, che peraltro condivido in pieno: d'altronde, e dopotutto, è ancora e sempre un problema di eccessive esemplificazioni...<br />Un caro saluto!Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/03121577662592705239noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8754439487261832712.post-19941952259272953782010-04-07T15:27:40.850+02:002010-04-07T15:27:40.850+02:00Bellissimo post, Davide, che ristabilisce un po...Bellissimo post, Davide, che ristabilisce un po' il principio di analisi su questioni sessisticamente poste dagl'intellettualoidi di turno. Da parte mia sono molto "nominalista" sull'argomento "uomo-donna", nel senso che trovo molto futile fare generalizzazioni (gli uomini così, le donne cosà..), sono profondamente convinto, che al di là di individuazioni sessuali (o peggio, sessiste) ci siano persone, individui unici e irripetibili, quindi preferirei parlare non già di uomini e donne, ma di quell'uomo in particolare e quella donna in particolare...mi spingo anche oltre nel non credere a certi miti tipo "la sensibilità femminile/maschile". "lo sguardo femminile/maschile". Ripeto: esistono individui, species sunt nomines.<br /><br />Mauro F. GiorgioMauro F. Giorgiohttp://horror.blogosfere.it/noreply@blogger.com